Via libera di Israele alla conquista di Gaza City: decisione del gabinetto e conseguenze
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Via libera di Israele alla conquista di Gaza City: decisione del gabinetto e conseguenze

Benjamin Netanyahu

Il gabinetto di Israele approva il piano per la conquista di Gaza City. Ecco cosa significa per la guerra e il futuro della Striscia.

Dopo dieci ore di intensi colloqui, il gabinetto di sicurezza di Israele ha dato il via libera al piano proposto dal primo ministro Benyamin Netanyahu per prendere il controllo di Gaza City, segnando una nuova fase nella guerra in corso. “Il gabinetto politico e di sicurezza ha approvato la proposta del primo ministro per la sconfitta di Hamas. L’Idf si preparerà a prendere il controllo della città di Gaza, garantendo assistenza umanitaria alla popolazione civile al di fuori delle zone di combattimento”, ha dichiarato l’ufficio del premier.

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu – newsmondo.it

Israele approva il piano per Gaza City

L’operazione mira a smantellare Hamas, evacuando circa un milione di civili e stabilendo un nuovo equilibrio di potere nella Striscia. Fino ad oggi, l’esercito israeliano aveva evitato interventi massicci in gran parte dell’area urbana centrale, ma ora è stata approvata una manovra su larga scala.

Obiettivi strategici e opposizioni interne

Il gabinetto ha anche stabilito una linea politica chiara per il dopo-conflitto: “Il gabinetto di sicurezza ha adottato a larga maggioranza i cinque principi per la fine della guerra: smantellamento dell’arsenale di Hamas, ritorno di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti; smilitarizzazione della Striscia di Gaza; controllo della sicurezza da parte di Israele sulla Striscia; istituzione di un’amministrazione civile alternativa, che non sia né Hamas né l’Autorità Palestinese”. Come riportato da ansa.it

Il piano prevede il completo assedio di Gaza City entro il 7 ottobre 2025, anniversario dell’attacco di Hamas: “L’operazione che l’Idf preparerà riguarda solo Gaza City: l’obiettivo è evacuare tutti i residenti della città verso i campi profughi centrali e altre aree entro il 7 ottobre 2025 […] l’esercito manovrerà dentro la città”, ha riferito Channel 12.

Nonostante l’approvazione a larga maggioranza, ci sono state voci contrarie all’interno della stessa leadership militare. Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha espresso forti riserve: “Non esiste una risposta umanitaria per il milione di persone che sposteremo a Gaza. Sarà tutto estremamente complesso. Propongo di rimuovere l’obiettivo del ritorno degli ostaggi tra gli obiettivi della guerra”.

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ultimo aggiornamento: 8 Agosto 2025 8:59

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